Cartoni animati anni 80, vogliamo parlarne? Si perchè, diciamolo, quello è stato il decennio d’oro per l’animazione. Interi pomeriggi passati a fare merenda e, magari pure i compiti, davanti alla TV. Altro che influencer su YuouTube ed Instagram! Tutti i cartoni anni 80 si distinguevano per un certo disagio di sottofondo. E non stupiamoci poi del finale dello spot della Buondì Motta!
La mestizia più assoluta
Erano i più numerosi e spesso dedicati alle bambine. Un mondo di devastazione psicologica in cui i figli venivano abbandonati dalle madri, erano orfani (e spesso non era il male peggiore) o venivano adottati presso famiglie che potevano tranquillamente discendere da Jack lo squartatore. Peline, Anna dai Capelli Rossi, Sara Lovely Sara, Maya, Heidi, Georgie e poi lei, la mitica Candy Candy. Se avete visto il finale italiano sappiate che è falso e menzognero! Candy che scopre che suo zio William in realtà altri non è che Albert e Terence che lascia la fidanzata Susanna per tornare da lei. Il finale originale è molto diverso e decisamente meno edulcorato: un Terence non lascia Susanna e lei prosegue nella sua vita sfortunata. C’è chi dice che è più triste ma io mi chiedo “perchè mai Terence avrebbe dovuto fare lo stronzo e mollare la ragazza rimasta inferma per buttarsi tra le braccia della prima bionda che passava di la? Mio caro, tanta stima per te!
La sofferenza sportiva
Quando c’è la passione, niente ti può fermare! Peccato che, per avere successo, tu debba passare per atroci sofferenze, allenamenti con catene che “50 sfumature di grigio” levati e estenuanti gare della durata di una settimana minimo! Chi non ricorda Mila e Shiro? E la cugina Mimì? Ma anche Holly e Benji o Jiji la trottola (ok, lui in quanto a sofferenza forse si discosta un pochino).
I Robot!
Il filone dei robottoni era il mio preferito, inutile dirlo. Fighissimi, lucenti armature spesso pilotate da ragazzi idealisti e più fighi di modelli Armani. Avevano sempre una spalla comica ad alleggerire la situazione e una ragazza innamorata ad aspettarli. Che spesso dovevano rischiare la vita o sacrificarsi per il bene dell’umanità era solo un piccolo particolare. Goldrake, Baldios, Mazinga Z, Jeeg Robot d’acciao, UFO Robot, Gundam, Trider G 7, Daltanius…
Le ragazze magiche
Venivano dal futuro, avevano poteri particolari ricevuti in dono o si ritrovavano sulla Terra per compiere qualche missione segreta. Tutte, però, passavano il 50% del loro tempo ad usare i loro poteri sotto gli occhi di tutti ed il restante 50% a risolvere il guaio combinato nella prima parte della puntata. Corredata con bacchette glitterate, cerchietti magici, braccialetti miracolosi… Chi non avrebbe voluto essere come loro? L’incantevole Creamy, Sandybell, Pollon, Magica Emi, Bia la sfida della magia… In chi mi immedesimavo io? Ovviamente in Bia, la sfiga della magia! Ehm… più o meno, dai.
I grandi amori:
In Giappone ci si innamora all’età di 5 anni e, di solito, è per sempre. Imparate, uomini, imparate! Uno dei miei preferiti? E’ quasi magia Jonny, tutto basato sul triangolo amoroso tra Jonny, Tinetta e Sabrina. Intreccio banale, direte voi? Niente di più sbagliato! Nell’anime Johnny scopre che Sabrina è ancora innamorata del suo primo amore, un ragazzo più grande di lei conosciuto 6 anni prima con concordò di rincontrarsi sei anni più tardi in un dato posto (l’appuntamento più rimandato della storia!). Ovviamente ci resta un filo male e, ferito nell’orgoglio, viene spedito dal nonno indietro nel tempo di 6 anni. Mio nonno mi avrebbe dato pane e marmellata e detto di smetterla di frignare, ingiustizie della vita. Ma nei cartoni anni 80 le cose vanno diversamente: Jonny scopre che il ragazzo dell’appuntamento infinito è proprio lui, Carramba!! Ma, mentreJohnny è impegnato a viaggiare nel tempo, Sabrina scopre di dover partire per gli Stati Uniti e lo cerca per salutarlo. Il nonno manda indietro nel tempo anche lei che finalmente capisce che il suo primo amore era sempre Johnny. I due innamorati tornano nel presente e finalmente si scambiano un bacio appassionato.
Sigle cartoni animati anni 80
Tra le più belle in assoluto, spesso cantate da cantanti famosi e affermati (lo sapevi che Barbapapà venne cantata da Vecchioni?) o dalla ormai mitica Cristina D’avena. Ecco un medley delle più belle sigle dei cartoni animati anni 80
E, a proposito di Cristina D’avena, non puoi certo perderti il video del suo duetto con J Ax!
Ma non solo J Ax! In Duets sono molte le guest star a rivisitare le più belle sigle dei cartoni animati anni 80 in coppia con Cristina D’Avena:
- Pollon, Pollon combinaguai, feat. J-Ax
- Nanà Supergirl, feat. Giusy Ferreri
- L’incantevole Creamy, Francesca Michielin
- Occhi di gatto, Loredana Bertè
- Kiss Me Licia, feat. Baby K
- Magica, magica Emi, feat. Arisa
- Mila e Shiro 2 cuori nella pallavolo, feat. Annalisa
- Jem, feat. Emma Marrone
- I Puffi sanno, feat. Michele Bravi
- Siamo fatti così, feat. Elio
- È quasi magia Johnny, feat. La Rua
- Una spada per Lady Oscar, feat. Noemi
- Che campioni Holly e Benji, feat. Benji & Fede
- Sailor Moon, feat. Chiara
- Piccoli problemi di cuore, feat. Ermal Meta
- All’arrembaggio! feat. Alessio Bernabei