Sempre più numerosi e spesso sempre più attivi, ecco come saranno gli anziani del futuro. L’età media si allunga e spesso si invecchia meglio che in passato, ma i problemi comunque non mancano e per garantirci un futuro sostenibile, dovremo affrontare importanti sfide già oggi, nel presente.
L’incremento del numero degli anziani in Italia è continuo e pare inarrestabile. Da un lato nascono meno bambini, dall’altro l’aspettativa di vita aumenta, saremo quindi sempre più un paese di anziani.
Dall’inizio del secolo al 2017, gli ultrasettantenni sono passati dall’essere sette milioni a essere ben dieci milioni e stando alle previsioni dell’Istat, nel 2042 saranno circa quindici milioni.
Dal 2040 la popolazione italiana non solo sarà più anziana, ma anche maggiormente multietnica rispetto ad oggi: i residenti con più di sessantacinque saliranno da circa il 20 ad oltre il 31%, di questi circa la metà sarà di ultraottantenni con un’incidenza di altre etnie attesa tra il 7 e il 15%.
Già oggi, spesso gli anziani sono piuttosto diversi rispetto a quelli del passato, senza dubbio più attivi e spesso più sani. Non privi di acciacchi e specifici bisogni, ma in molti casi anche con tanti interessi e una vita sociale che si può dire attiva.
C’è purtroppo ancora la tendenza a emarginare l’anziano, in particolare quando non auto sufficiente e a affidarlo a strutture dove non sempre troverà condizioni di vita ottimali. Per fortuna sta crescendo un approccio diverso, quello dell’assistenza domiciliare, che permette agli anziani di essere seguiti da personale medico e paramedico, direttamente al loro domicilio, senza stravolgerne equilibri e abitudini e migliorandone notevolmente la qualità della vita.
L’assistenza domiciliare a Varese è un buon esempio di come questo approccio possa rivelarsi un’opzione di valore. Non solo si potrà avere, quando necessario, un medico al proprio domicilio, ma un esperto in geriatria e ci si potrà affidare ad un team di infermieri e fisioterapisti.
L’assistenza infermieristica domiciliare permette di effettuare prelievi e altri esami, senza dover uscire da casa e allo stesso modo di effettuare fisioterapia o altri trattamenti per il recupero o il semplice mantenimento delle capacità motorie.
Ci sono comuni, in particolare nel nord del paese, dove si è già molto avanti su queste tematiche, ma un po’ tutto il paese, anche se a macchia di leopardo, si sta organizzando per dare risposta ad una domanda in costante crescita. Anche un anziano piuttosto sano e attivo può avere bisogno di assistenza, bastano poi piccole variazioni nelle sue condizioni per renderla assolutamente necessaria.
Spesso le famiglie non sono in grado di rispondere a tutte le esigenze di un anziano e si trovano in difficoltà. I servizi di assistenza domiciliare contribuiscono non poco a far sentire le famiglie meno sole.
La degenza in una RSA non è ormai l’unica soluzione e sempre più spesso in futuro si tenderà, anche per l’aumentare delle persone anziane, a favorire percorsi di cura o comunque di assistenza domiciliare, che se ben strutturati rappresentano un vantaggio per tutti.