Il mercato degli hobby, dell’intrattenimento e del gioco è ormai caratterizzato in modo preponderante dalla presenza dei giochi da tavolo tra cui figurano le fortunatissime carte collezionabili. Questa tendenza risale per lo più agli anni novanta e, da allora, non ha mai avuto accenni di diminuzione della sua popolarità mondiale.
Un mercato in continua evoluzione
La comparsa delle carte collezionabili come quelle più famose in vendita su fantasiastore risalgono a circa trent’anni fa, lasciando il segno al punto da diventare una vera e propria icona dei nostri tempi. Come vedremo il merito delle carte collezionabili è quello di lasciare ampio margine di inventiva e fantasia aprendo la mente a giochi sempre nuovi, a combinazioni di mondi e collezioni infinite e a capitoli di gioco altamente stimolanti.
Le carte collezionabili sono giochi in continua evoluzione che non annoiano mai proprio perché permettono di creare mazzi per giocare in compagnia o per raggranellare una collezione da invidia. Difatti l’acquisto di una bustina o di un set fa vivere l’indescrivibile brivido di scoprire cosa c’è dentro sperando di aver pescato, finalmente, una vera rarità che farà sgranare gli occhi a tutti gli amici.
Da Magic The Gathering in poi
I giochi di carte collezionabili esplodono nel 1991 all’uscita del primo vero gioco di questo genere a cura di Richard Garfield. Questo gioco è considerato la primissima versione di quello che, a breve, sarebbe diventato una moda esplosa in tutto il mondo e che anche chi non ha mai vissuto in prima persona avrà sicuramente sentito nominare: Magic: the Gathering.
Pensa che ad oggi questo gioco risulta essere ancora il più diffuso e conosciuto che ha il merito di aver ispirato tante altre mode e realtà di gioco venute subito dopo. Si trattava di un gioco da tavolo giocabile tramite mazzi di carte collezionabili per le quali non esiste un limite massimo o minimo.
Pokemon e Yu-Gi-Ho!
L’unico vero competitor di Magic: The Gathering è stato Pokemon, il fenomeno mediatico e ludico che ancora oggi è amato e seguito da appassionati di tutte le età. Questo gioco è stato lanciato sul mercato nel 1996 dall’idea di Satoshi Tajiri e si è affiancato ad un altro fenomeno culturale di massa: le carte collezionabili ispirate al fumetto Yu-Gi-Oh! di Kazuki Takahashi.
Il fenomeno di massa delle carte da gioco collezionabili gode di almeno tre fattori di successo. In primo luogo vi è l’incontro fortunato tra intrattenimento e socialità per cui con le carte collezionabili giochi sia come collezionista che come giocatore in gruppo. Questo genere di giochi permette di relazionarsi con i rivali sul campo di gioco e sul piano del collezionismo per il quale si organizzano scambi, gare e mercatini ancora oggi.
Dalle carte a Netflix
Inoltre i mondi creati da questi tre giochi famosissimi hanno dato vita a fenomeni di commercio di gadget il cui valore è inquantificabile perché spazia da negozi di giocattoli a spettacoli televisivi passando per gadget, oggettistica da collezione e eventi di settore. Basti pensare a fenomeni editoriali (ma anche televisivi) come Naruto e One Piece per comprendere la trasversalità di questi mondi che nascono in fumetto sfogliabile e approdano persino su Netflix.
Infine c’è da considerare come la sfida a tornei e a gioco privato tra amici sia sempre alimentata da un certo grado di competizione ma che sfocia solamente in socialità, attività di gruppo e condivisione.
Le carte collezionabili, quindi, abbracciano collezionismo, gioco di ruolo e gioco da tavola facendo incontrare tre loro tre grandi mondi dell’intrattenimento che ammaliano e appassionano adulti e bambini di qualsiasi origine e provenienza: un successo planetario che ha fatto e che è destinato a segnare la nostra storia.